nella bellezza

nella bellezza

domenica 30 agosto 2015

Il castello di Rivalta

Il castello di Rivalta è un imponente complesso fortificato in provincia di Piacenza.


Posto su una ripida scarpata prospiciente la riva del fiume Trebbia, ha una posizione poco elevata che tuttavia consente un'ampia veduta sia sulla campagna circostante così come sul greto del fiume stesso.



Menzionato per la prima volta in un atto d'acquisto risalente all'inizio dell'XI secolo, il castello divenne proprietà della famiglia Landi già dall'inizio del XIV secolo e da allora non ha mai cambiato proprietario.


 
Costruito su pianta quadrata, il castello ha un cortile interno circondato da un doppio ordine di colonne, ma ciò che lo contraddistingue fra tutti gli altri castelli del piacentino è il torrellino,di forma particolare,che sovrasta la grande torre a pianta circolare.





 Tra il XV e il XVIII secolo furono fatti sulla costruzione originale molti interventi di carattere strutturale , tanto da trasformare l'antica fortezza in una sontuosa residenza, ricca di saloni affrescati e preziosi arredi.


 











Un parco di impianto settecentesco circonda il castello con i suoi alberi secolari.













 Secondo la tradizione anche questo castello ha avuto il suo fantasma, anzi due: il primo un certo Pietro Zanardi Landi assassinato per questioni di eredità, il secondo, un cuoco ucciso dal maggiordomo a cui aveva insidiato la moglie. 
Tutti lo sanno: amore e denaro sono da sempre fonte di grossi guai...

 

domenica 23 agosto 2015

Un giardino esotico

I giardini Majorelle sono un complesso di giardini botanici e paesaggistici che di trovano a Marrakech, in Marocco.

Nel 1919 il pittore francese Jacques Majorelle  (1886-1962) si stabilì con la moglie nella città vecchia di Marrakech e se ne innamorò.
Nel 1922 comprò un palmeto e nel 1931 commissionò all'architetto Paul Sinoir  la costruzione di una villa in stile moresco,circondata da un muro perimetrale in terra rossa.

Scelse come abitazione il primo piano, mentre al piano terra , creò un grande studio per la sua attività da artista.

 Nel 1937 l'artista, ispirandosi alle usanze delle tribù berbere dell'Atlante, creò il blue majorelle, un blue oltremare/cobalto, intenso e chiaro al tempo stesso, con cui dipinse le pareti della sua villa e tutto il giardino, che venne aperto al pubblico nel 1947.
 
 


 
 

 Da amante della botanica, creò il suo giardino ispirandosi ai giardini tradizionali marocchini; il risultato fu un lussureggiante giardino tropicale intorno alla villa, un giardino impressionista, una cattedrale di forme e colori, imperniata su un lungo bacino centrale, con vari ambienti differenti, dove centinaia di uccelli nidificano.

 Questo giardino è un'opera d'arte vivente in movimento, con piante esotiche e rare, ornato di vasi in ceramica, sentieri e pergolati.
L'acqua, elemento fondamentale della cultura moresca a cui si ispira il giardino, si  presenta in varie forme e dona la sensazione di un fresco riparo dal clima torrido circostante.

 








 


 


 
 


 






 
 






 





  A seguito di un incidente d'auto Majorelle tornò a Parigi , dove morì nel 1962 e il giardino venne abbandonato per molti anni.

Yves Saint Laurent, nativo di Orano, e il suo compagno e socio Pierre Bergé scoprirono il giardino nel 1966, durante il loro primo soggiorno a Marrakech e rimasero incantati dalla sua struttura. Nel 1980 lo comprarono e dopo un ampio lavoro di restauro, decisero di vivere nella villa dell'artista, ribattezzata Villa Oasis.

"Ti ho molto amato e anche se non potrò più vederti coricare, non ti dimenticherò e verrò un giorno a cercarti nel nostro giardino."
 con queste parole Pierre Bergé porse l'ultimo saluto a Yves Saint Laurent nel 2008, prima di spargere le sue ceneri nel roseto del giardino di Majorelle.
 

 Oggi il giardino è di proprietà di una fondazione che ne assicura la tutela e la visita.