Sarà perchè parlando del mio giardino non l'ho mai
nominato - lui se l'è presa a male e ora si mette in mostra - , sarà
perche il tepore di queste giornate d'autunno ha portato fin qui il
clima mite dei nostri laghi, o forse semplicemente perchè in estate ha
avuto la giusta dose di acqua e sole, comunque sia, il mio limone da
qualche giorno è letteralmente esploso:
Sui suoi rami spuntano a ripetizione le zagare con il
loro profumo delicato; hanno l'aspetto di grosse perle candide che poi
si aprono per scoprire il loro tesoro:
Dopo qualche giorno i petali cadono e al loro posto
compaiono dei piccoli pallini verdi che piano piano crescono fino ad
assumere la forma che avrà il limone maturo, ma con dimensioni
decisamente ridotte.
Per forma e colore si confondono con le foglie e a volte è difficile distinguerli.
Se tutto andrà bene avremo un buon raccolto e nulla andrà sprecato. Oltre all'utilizzo per uso corrente, il succo verrà spremuto e congelato in cialde separate che saranno utili per dare sapore a un bicchier d'acqua, per una tazza di the, per cucinare, ecc. Le scorze invece verranno messe in infusione nell'alcool per fare un gradevolissimo liquore, il limoncello, secondo una ricetta che mi ha insegnato la mia amica Angela.
E per farmi perdonare dal mio limone, vi dirò anche del vivaio in cui lo abbiamo acquistato tanti anni fa in Toscana.
Questa è la spalliera di limoni a ridosso della casa colonica da cui è partita l'attività dell'azienda agricola specializzata nella coltivazione degli agrumi per uso ornamentale.
La coltivazione degli agrumi in vaso in Toscana
risale al tempo dei Medici, i quali apprezzavano molto queste piante sia
per la loro bellezza, sia per il sapore dei loro frutti.
Gli
agrumi erano coltivati in vasi di terracotta che andavano ad ornare i
giardini delle ville dei signori. Durante la stagione invernale, essendo
piante sensibili al freddo, venivano ricoverati in appositi locali
muniti di grandi vetrate chiamati "limonaie" e riscaldati con bracieri.
La
consuetudine della coltivazione degli agrumi in vaso nelle ville
patrizie si è mantenuta per secoli, ma con il cambiamento delle
condizioni socio-economiche degli ultimi 50/60 anni questa tradizione è
andata largamente diffondendosi fra la popolazione comune.
I signori affidavano spesso la cura delle piante ai
contadini che lavoravano nelle proprie fattorie. Questi, non possedendo
né vasi né limonaie, iniziarono a piantare gli agrumi a ridosso della
parete sud della casa in cui vivevano in modo da poterli proteggere
meglio durante l'inverno.
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