nella bellezza

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sabato 21 maggio 2016

Castel Meur

Stanchi della frenesia della vita moderna ? I rumori di qualunque genere mi danno sui nervi? Vi sentite soffocare nella calca del metrò o dell'autobus? Desiderate un luogo tranquillo e appartato dove ritirarvi almeno per un po'? 
Non c'è problema, conosco il posto giusto per voi.



Non è vicinissimo, ma nemmeno dall'altra parte del mondo.... e si chiama Castel Meur, diventato famoso nel mondo grazie a una cartolina  che rapprentava questa casetta di pietra costruita e incastrata tra due enormi blocchi di granito.

 

 La casa si trova a Plougrescant, un villaggio sulle falesie selvagge della Bretagna in un contesto in cui la natura ha dato libero sfogo alla fantasia.
Castel Meur volta le spalle al mare dal 1861, anno della sua costruzione, per difendersi dalle violente raffiche di vento spinte dalle tempeste, cosa non insolita da queste parti.





 Fu costruita in un'epoca in cui non c'erano licenze edilizie e ciascuno poteva costruire dove e come voleva. Bisognava proprio avere un grande amore per il mare e un'isolita disposizione di carattere per venire a vivere in un posto come questo, specialmente d'inverno! Il  proprietario doveva essere proprio un tipo tosto, dato che visse qui per diversi anni.
I suoi eredi al contrario abitarono la casa saltuariamente, nella bella stagione. Diventò una residenza secondaria per diversi decenni, tanto da sembrare un luogo abbandonato dal momento che veniva aperta solamente una volta ogni due o tre anni. 
La proprietaria di allora infatti, una nipote del proprietario originale, aveva lasciato il paesino poco lontano in cui era nata per cercare fortuna in America. Nel 2004 però, conclusi i suoi affari, fece ritorno a Castel Meur.

 


Nel frattempo gli immobiliaristi locali, desiderosi di incrementare l'onda crescente del turismo costiero, si erano  impadroniti dell'immagine di Castel Meur per farne l'emblema della Punta di Plougrescant.
L'immagine fece il giro del mondo ed ebbe un tale successo che i turisti che arrivavano a frotte per vederla, pensavano che si trattasse di un luogo pubblico aperto alla curiosità di chiunque.
Si toccò il fondo quando in una bella giornata d'estate un pullman carico di turisti giapponesi ebbe la pessima idea di fermarsi davanti alla casa. I passeggeri volevano ad ogni costo portarsi via un souvenir autentico e arrivarono ad arrampicarsi sul tetto della casetta per farsi fotografare.
Questa invasione inopportuna spinse la proprietaria a proteggere il proprio bene, tanto da intentare un'azione legale per difendere il proprio diritto alla proprietà di immagine. Da allora ogni uso commerciale  di Castel Meur è assolutamente vietato. 
Una barriera vieta l'accesso al sito molto al di là dei limiti della proprietà, perchè il suo scopo è quello di evitare il passaggio di orde di turisti poco rispettosi dell'ambiente. E qui la flora e la fauna hanno bisogno di essere protetti.




In questo angolo di mondo la natura manifesta tutta la sua potenza e la sua bellezza  alternando momenti di quiete ad eccessi straordinari di violenza quando il vento sibila tra le rocce e solleva dal mare onde gigantesche che sembrano portarsi via Castel Meur.


 















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