La Villa della Regina è una splendida dimora seicentesca che si affaccia, dai colli a oriente, sulla città di Torino. E' stata nel Settecento la residenza delle regine sabaude, Ludovica per prima, e da questo deriva il nome con cui è conosciuta.
Fu Maurizio di Savoia, fratello di Amedeo I, a volerne la realizzazione nel 1615 : secondo il progetto originale avrebbe dovuto essere una sontuosa residenza di campagna, circondata da vigneti; nei salotti della villa si tenevano riunioni di intellettuali ed accademici per discutere di arte, filosofia e scienze.
Dopo la morte di Ludovica di Savoia la villa divenne la residenza di Anna Maria di Orléans, moglie di Vittorio Amedeo II, che ne ordinò la riprogettazione a Filippo Juvarra, curandone ogni particolare sia all'interno che all'esterno, facendone così, secondo la moda dell'epoca, luogo di delizie e di svago.
Nel 1868 il complesso fu donato dai Savoia all'Istituto nazionale per le Figlie dei militari italiani. Danneggiato pesantemente dai bombardamenti durante la Seconda guerra Mondiale , subì un lungo periodo di abbandono. Fortunatamente nel 1994 fu preso in carico dalla Sovrintendenza per i beni artistici e storici del Piemonte, che ha curato il restauro dell'edificio e la riqualificazione del giardino, vigna compresa, così da consentirne la riapertura al pubblico nel 2007.
Alla fine del viale d'accesso alla villa si incontra il cosiddetto Grand Rondeau, una sorta di piazza - terrazza ellittica con doppia scala e fontana centrale, con al centro la statua del dio Nettuno seduto e ai bordi 12 statue di divinità fluviali.
Sul retro della villa si estende un vasto giardino scavato nella collina e disposto su tre livelli. Dal corpo centrale della villa si sviluppa un'esedra che contiene una vasca quadrangolare. L'esedra è a sua volta delimitata da un muro semicircolare con 20 nicchie, quasi tutte ornate di statue.
Più in alto sul fianco della collina, svetta il Belvedere che domina sia il palazzo che il giardino. Su una lunga scalinata scende l'acqua che alimenta la fontana inferiore.
All'interno della residenza, completamente restaurata, si trovano affreschi e tele di pregio, oltre agli arredi d'epoca. Particolarmente interessanti i Gabinetti Cinesi in legno laccato e dorato.
La Villa della Regina : una dei tanti gioielli da scoprire nel cuore di Torino.
Dopo la morte di Ludovica di Savoia la villa divenne la residenza di Anna Maria di Orléans, moglie di Vittorio Amedeo II, che ne ordinò la riprogettazione a Filippo Juvarra, curandone ogni particolare sia all'interno che all'esterno, facendone così, secondo la moda dell'epoca, luogo di delizie e di svago.
Nel 1868 il complesso fu donato dai Savoia all'Istituto nazionale per le Figlie dei militari italiani. Danneggiato pesantemente dai bombardamenti durante la Seconda guerra Mondiale , subì un lungo periodo di abbandono. Fortunatamente nel 1994 fu preso in carico dalla Sovrintendenza per i beni artistici e storici del Piemonte, che ha curato il restauro dell'edificio e la riqualificazione del giardino, vigna compresa, così da consentirne la riapertura al pubblico nel 2007.
Alla fine del viale d'accesso alla villa si incontra il cosiddetto Grand Rondeau, una sorta di piazza - terrazza ellittica con doppia scala e fontana centrale, con al centro la statua del dio Nettuno seduto e ai bordi 12 statue di divinità fluviali.
Sul retro della villa si estende un vasto giardino scavato nella collina e disposto su tre livelli. Dal corpo centrale della villa si sviluppa un'esedra che contiene una vasca quadrangolare. L'esedra è a sua volta delimitata da un muro semicircolare con 20 nicchie, quasi tutte ornate di statue.
Più in alto sul fianco della collina, svetta il Belvedere che domina sia il palazzo che il giardino. Su una lunga scalinata scende l'acqua che alimenta la fontana inferiore.
All'interno della residenza, completamente restaurata, si trovano affreschi e tele di pregio, oltre agli arredi d'epoca. Particolarmente interessanti i Gabinetti Cinesi in legno laccato e dorato.
La Villa della Regina : una dei tanti gioielli da scoprire nel cuore di Torino.
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