A
Mascalucia, in provincia di Catania, alla pendici dell'Etna c'è un
giardino speciale, il giardino di Villa Trinità, creato dal barone
Salvatore Bonajuto, talentuoso paesaggista ed esperto agronomo.
Gli
avi della famiglia Bonajuto arrivarono qui al seguito della regina
Bianca di Navarra nel '300, acquistando nel tempo terreni e prestigio.
La
lava è scesa più volte dal cratere sulla montagna, ricoprendo le tracce
di precedenti insediamenti e ancora oggi le rocce nere che ha lasciato
dietro di sè contrastano con le chiome argentee degli ulivi.
La
villa all'interno della tenuta, utilizzata in passato quasi
esclusivamente per la produzione del vino etneo , fu costruita nel 1609
e ha conservato nel tempo, nonostante gli interventi di restauro, il
semplice aspetto di fabbricato rurale .
Nel
corso dell'800 e del '900 la famiglia risiedeva nella tenuta per lunghe
vacanze estive, ma le nuove generazioni le hanno ridato vita,
convertendo il podere alla più redditizia coltivazione degli agrumi.
In
ques'oasi verde di quasi tre ettari, il proprietario ha creato uno
stupendo giardino botanico, con piante tropicali che provengono da
diversi paesi, con fioriture dai colori eccezionali. Ma il fascino di
questo luogo non deriva solo dall'esotico ma anche dalla tradizione ,
sono stati conservati infatti molti elementi propri della cultura
contadina locale, con i camminamenti, i canali di irrigazione e le rocce
laviche.
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