Con l'arrivo di EXPO
molte istituzioni, comuni, enti, ma anche privati, stanno lucidando
l'argenteria di famiglia per mostrare ai numerosi (si spera) turisti i tanti tesori nascosti che abbondano nel nostro Paese. Ecco allora spuntare ville e castelli, parchi e giardini, fino ad ora conosciuti solo a livello locale.
A
volte un nome nuovo suscita la mia curiosità e così cerco di saperne
di più ; se poi la cosa mi sembra interessante, raccolgo notizie e
immagini per raccontarle in questo blog.
Oggi vi faccio conoscere il Castello di Ruspoli di Vignanello, in provincia di Viterbo, e il suo personalizzato parterre.
Oggi vi faccio conoscere il Castello di Ruspoli di Vignanello, in provincia di Viterbo, e il suo personalizzato parterre.
Secondo la tradizione, la primitiva rocca di Vignarello fu edificata dai monaci benedettini che governarono il feudo dalla metà del IX secolo all'inizio dell'XI.
In epoca successiva subì numerosi attacchi a causa delle aspre contese fra i vari signori che si alternavano nel dominio del borgo.
La sua trasformazione da rocca medievale a maestoso castello, circondato dal fossato e dotato di quattro bastioni angolari e merlatura ghibellina, si deve alla ricostruzione avvenuta tra il 1531 e il 1538, voluta da Beatrice Farnese e dal genero Sforza Marescotti.
Nel 1611 Ottavia Orsini decise di fare un giardino diviso in Giardino di verzura, Giardino segreto, il Barchetto e il Barco sul lato sud da usare per le battute di caccia.
Il giardino di verzura si trova su un ampio spazio pianeggiante rettangolare sul lato orientale del palazzo.
Diviso in 12 parterres, ha il perimetro di siepi miste di alloro, lauroceraso, viburno e bosso , mentre, all'interno di ciascuno, l'effetto broderie è affidato a siepi di bosso meno alte.
Il parterre centrale racchiude le iniziali di Ottavia Orsini e dei figli; agli angoli sono stati collocati grandi vasi di terracotta con piante di limoni e al centro c'è una peschiera con balaustra di marmo peperino.
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