Questa proprietà
relativamente piccola(circa un ettaro) non solo gode di una vista
spettacolare sulla città di Firenze e sulla Valle del fiume Arno ma è
allo stesso tempo un concentrato di sapienza architettonica maturata dal
Seicento al Novecento.
Le
più antiche notizie del "luogo detto Gamberaia" risalgono alla seconda
metà del Trecento quando un podere con casa colonica apparteneva alle
monache di S.Martino a Mensola.Pare che il nome derivi dalla presenza di
un corso d'acqua dolce in cui si pescavano gamberi.
Nel 1610 il proprietario Zanobi Lapi completò la costruzione della villa e ricompose i giardini e i successivi proprietari, i Marchesi Capponi, li ampliarono e , alle strutture architettoniche preesistenti come il viale d'accesso, il gabinetto rustico, le lecciaie e la limonaia, aggiunsero statue e fontane con giochi d'acqua
Dopo un periodo di
trascuratezza e abbandono dovuti al frequente alternarsi di proprietari,
alla fine dell'Ottocento la tenuta fu acquistata da un'eccentrica
signora russa, Giovanna GhyKa, imparentata con la regina Natalia di
Serbia, che si dedicò a un'importante ristrutturazione dei giardini
trasformando il parterre de broderie in parterre d'acqua e ravvivando gli austeri sempreverdi con cespugli di rose.
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