Guardandomi attorno
mi sono convinta che con il trascorrere degli anni le persone tendono a
coltivare piccole manie, cose innocenti che non fanno male a nessuno, ma
che diventano progressivamente parte integrante della personalità di
ciascuno.
Io
non sfuggo alla regola, infatti da anni , quando sfogliando una rivista
mi imbatto in immagini che riproducono scorci di giardini a mio
avviso suggestivi, oppure fiori e piante di particolare bellezza, non
resisto alla tentazione di ritagliarle e conservarle in un raccoglitore
dedicato a quelli che io chiamo "giardini di carta".
La scelta delle immagini è una semplice questione di feeling, come diceva una vecchia canzone.
Quando
d'inverno il giardino, quello vero, si assopisce nel suo lungo letargo,
io sfoglio il mio album di giardini di carta e ricevo da quei ritagli
una grande carica di serenità e tutto l'appagamento che può dare la
contemplazione della bellezza.
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