Mentre il giardino si riposa, è arrivato il momento di dedicare un po' di attenzione a
quegli elementi di contorno, estranei al mondo vegetale, che non solo
lo possono rendere ancora più bello, ma spesso lo identificano fra tanti
e riescono anche a raccontare la personalità del progettista che lo ha
pensato o quella del suo proprietario.
Basti
pensare alle statue e alle fontane presenti nei grandi parchi delle
regge d'Europa, come la reggia di Caserta o di Versailles, o nelle dimore della ricca nobiltà nei secoli passati.
In
tal caso la funzione di questi elementi, oltre ovviamente a quella
estetica, era meravigliare, stupire, ostentare la potenza e la
ricchezza dei proprietari.
Con
il passare del tempo però si facevano strada nuove mode e nuove
correnti di pensiero. Con il diffondersi del romanticismo ad esempio,
la curiosità non si ricercava più con l'ostentazione bensì con la sorpresa, come imbattersi in un tempietto tra il verde alla curva di un sentiero sinuoso o scoprire un sedile di pietra sotto le fronde di un albero.
Questa
è l'impressione che ho avuto visitando virtualmente su libri e riviste,
e anche nella rete, tanti parchi e giardini creati da architetti,
famosi giardinieri, persone comuni.
Anche
nei giardini moderni, grandi o piccoli che siano, l'inserimento di
alcuni elementi di arredo come una panchina, dei gradini in pietra, un
abbeveratoio, una meridiana, può dare carattere al giardino e creare una
gradevole armonia tra manufatti, piante e fiori.
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