Beth
Chatto è un'arzilla signora inglese, nata nel 1923, giardiniera e
paesaggista autodidatta, che ha imparato ad amare piante e fiori dai
suoi genitori, proprietari di un piccolo giardino nella campagna
inglese.
Convinta
che gli spazi verdi creati dall'uomo debbano ispirarsi a quelli creati
dalla natura, e soprattutto che i migliori risultati si ottengono
scegliendo piante adeguate al tipo di terreno, ha avuto l'idea di
trasformare lo spazio destinato al parcheggio nella sua casa dell'Essex
in un giardino di ghiaia, a gravel garden.
L'Essex
è una delle regioni più aride dell'Inghilterra e Beth , ispirandosi ai
letti di alcuni torrenti in secca che aveva visto in Nuova Zelanda e
alle loro sponde su cui prospera spesso una grande quantità di piante,
ha disegnato per il suo giardino una distesa di ghiaia dall'andamento
sinuoso, costellata di arbusti, erbacee perenni e bulbose che non temono
la siccità e non necessitano di complicati impianti di irrigazione.
Per
dimostrare che per arredare qualsiasi giardino il punto fondamentale è
proprio l'appropriata e corretta scelta dell'arredo vegetale, Beth ha
creato non lontano dal giardino di ghiaia due angoli completamente
diversi.
In
una zona dove a causa del terreno fortemente argilloso si era formato
un acquitrino, ricavò cinque pozze per il suo giardino d'acqua, dedicato
alle specie che amano i luoghi umidi.
L'altro angolo invece, il wooden garden, è stato ricavato ai piedi di un gruppo di grandi alberi, per lo più querce, e piantato con specie che creano scenari diversi a seconda della stagione.
Nel
corso della sua lunga "carriera" Beth Chatto si è guadagnata un gran
numero di riconoscimenti, tra cui per ben 10 anni consecutivi la
medaglia d'oro del prestigioso Chelsea Flower Show, nonché la Victorian
Medal of Honour, seguita dal titolo di dottore honoris causa conferito
dall'Università dell'Essex.
Io
ammiro molto, e un po' anche invidio, quelle persone che riescono a
tradurre il loro amore per la natura in un progetto di vita compiuto,
non solo per il proprio appagamento, ma anche per la gioia di chi
condivide questa passione.
mianna
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