mianna
A pochi chilometri da Mont St.Michel un universo incantato riserva le sue sorprese a coloro che vi si avventurano. Qui
il paesaggio è immerso in quella luce speciale, tipica della Bretagna,
amata dagli impressionisti e che ha ispirato tanti pittori.
Incastonato
nel verde dei suoi giardini, le Chateau de la Ballue fu costruito da
Gilles de Ruellan che aveva acquistato questi terreni nel 1620 e ricostruito successivamente nel 1705.
Il castello, in stile Luigi XIII, è costruito in granito dorato e i suoi giardini terrazzati esistevano già nel XVIII secolo; si narra che gli stessi abbiano ispirato Francois- René de Chateaubriand.
I giardini alla francese sono stati riprogettati a partire dal 1973 da due architetti, Francois Hébert-Stevens e Paul Maymont.
Il labirinto di verzura è stupefacente ed è stato tagliato in un boschetto di 1500 tassi sulla base di un progetto attribuito a Le Corbusier.
In realtà il giardino è una successione di "stanze" collocate lungo un cammino quasi iniziatico: a un primo giardino geometrico , con i parterres triangolari, i tassi e i bossi modellati, segue un lungo tunnel di tassi neri e glicini diafane che porta a un secondo giardino, passando dall'ombra alla luce.
e poi il boschetto della musica, per ascoltare il canto degli uccelli e il vento che accarezza le fronde degli alberi, il boschetto dei profumi, quello dei misteri e il teatro all'aperto, tante stanze diverse create per sorprendere, emozionare e coinvolgere il visitatore in un gioco barocco con la natura.
Ma se volete vivere fino in fondo l'incanto di questo giardino, sappiete che il castello può ospitarvi in una delle sue cinque stanze, ciascuna delle quali arredata in maniera diversa, e servirvi al risveglio una prima colazione comme il faut!
Il castello, in stile Luigi XIII, è costruito in granito dorato e i suoi giardini terrazzati esistevano già nel XVIII secolo; si narra che gli stessi abbiano ispirato Francois- René de Chateaubriand.
I giardini alla francese sono stati riprogettati a partire dal 1973 da due architetti, Francois Hébert-Stevens e Paul Maymont.
Il labirinto di verzura è stupefacente ed è stato tagliato in un boschetto di 1500 tassi sulla base di un progetto attribuito a Le Corbusier.
In realtà il giardino è una successione di "stanze" collocate lungo un cammino quasi iniziatico: a un primo giardino geometrico , con i parterres triangolari, i tassi e i bossi modellati, segue un lungo tunnel di tassi neri e glicini diafane che porta a un secondo giardino, passando dall'ombra alla luce.
e poi il boschetto della musica, per ascoltare il canto degli uccelli e il vento che accarezza le fronde degli alberi, il boschetto dei profumi, quello dei misteri e il teatro all'aperto, tante stanze diverse create per sorprendere, emozionare e coinvolgere il visitatore in un gioco barocco con la natura.
Ma se volete vivere fino in fondo l'incanto di questo giardino, sappiete che il castello può ospitarvi in una delle sue cinque stanze, ciascuna delle quali arredata in maniera diversa, e servirvi al risveglio una prima colazione comme il faut!
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