nella bellezza

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domenica 21 dicembre 2014

Merletti d'inverno a Hatfield House

E' opinione diffusa che il giardino d'inverno si addormenti e non possa perciò continuare a stupire e incantare, come solo lui sa fare, con il verde tenero e i colori prorompenti della primavera, i giochi di luce ed ombra dell'estate o i cromatismi infuocati dell'autunno.

Eppure in una rigida mattinata d'inverno la brina sa tessere stupendi pizzi e merletti grigio-argentei tra le siepi di bosso e le rose ad alberello in un classico giardino elisabettiano, tra labirinti e fontane, prati e lavande, tra i rami del leccio, come dimostrano queste immagini.

























A me sembra proprio un'atmosfera incantata, molto suggestiva, che mi ha fatto venire una gran voglia di passeggiare in questo giardino anche sotto zero.

                                                              mianna

domenica 7 dicembre 2014

Il castello di Brissac


Guadagnarsi la gratitudine dei re è un ottimo sistema per salire la scala sociale. Doveva pensarla così anche René de Cossé che nel 1502 salvò la vita a Luigi XII, ottenendone un lauto compenso, così che con il permesso del sovrano potè acquistare il vecchio castello di Brissac.




Il castello di Brissac, detto anche Gigante della Loira, si trova a Brissac-Quincé a quindici chilometri da Angers.
Il castello ha sette piani, il che lo rende il più alto di Francia, e 204 stanze.




Costruito nell'XI secolo , ebbe diversi proprietari che provvidero ad ampliarlo e restaurarlo nel tempo, fintanto che fu acquistato da René Cossé, primo conte di Brissac.
Oggi ad abitarlo con la sua famiglia è il 13° Conte di Brissac.

Ai visitatori il castello mostra la sua bella facciata medievale abbellita da due torri, l'unica cosa rimasta del progetto originale del XVI secolo.


 Tutto intorno si stende un grandissimo parco ricco di alberi secolari e di aiuole fiorite. Se si visita il sito istituzionale del castello si possono vedere bellissime immagini in sequenza, una vera e propria passeggiata virtuale, purtroppo però le immagini sono protette e quindi non posso mostrarvele.









 

 All'interno le stanze sono sfarzosamente arredate; da ammirare in particolare il salone grande, detto anche salone d'oro per il suo soffitto a cassettoni coperto di foglie d'oro, con numerosi ritratti appesi alle pareti, e la sala da pranzo dotata di un particolare soffitto alla francese e di una balconata per l'orchestra.
 






Al primo piano si trova la galleria, luogo, ora come allora, di importanti ricevimenti; oltre al  soffitto originale del 1625, spiccano i numerosi arazzi appesi alle pareti e i ritratti , tra cui quello che raffigura la Veuve Clicquot, imparentata con la famiglia Brissac, che ha dato il nome a una celeberrima marca di champagne.

Al secondo piano si può ammirare un meraviglioso teatro che , dopo anni di chiusura, è stato riaperto al pubblico nel 1983. Qui si tengono tutt'oggi importanti concerti ed eventi musicali. 



Da non trascurare le cantine storiche del castello, ricche di rami e di antichi strumenti di lavoro, dove si possono degustare gli ottimi vini della regione.


E come ogni castello che si rispetti anche Brissac ha il suo fantasma:
nel 1462 l'allora signore del castello scoprì che la moglie lo tradiva con il suo migliore amico e non ci pensò un attimo a trafiggerla con la spada. I bene informati dicono che da allora ella appaia come una dama bianca nelle notti di tempesta.






domenica 30 novembre 2014

Dal mio giardino : agenda di novembre

Nonostante  si notino i primi segnali dell'imminente declino stagionale ,come prova la vite del canada che si colora di rosso







il giardino continua a riservarmi qualche inaspettata sorpresa. Ci sono rose che non sembrano proprio intenzionate a "mollare l'osso" e continuano a riproporsi come se fosse maggio



Perfino la Pierre de Ronsard ha voluto concedersi un'insolita passerella arrampicandosi su per la grondaia a ricevere un' ultima carezza dal tiepido sole di novembre.


Mi piace pensare che tutto questo non sia casuale, mi piace pensare che il giardino voglia farmi un regalo e che il linguaggio dei fiori vada oltre il significato che troviamo comunemente scritto nei libri di botanica..... e se qualcuno volesse convincermi del contrario, per favore, si astenga....






Ormai anche il mio giardino si è riempito dei colori dell'autunno come ogni anno : giallo, arancio, rosso, marrone si alternano in tutte le loro infinite sfumature, in assoluta sintonia col paesaggio.






























                           



Prima di prendere congedo per il meritato riposo invernale, il mio giardino saluta con la splendida fioritura delle camelie sasanqua,originarie della Cina e del Giappone, la cui caratteristica è proprio quella di riempirsi di fiori da novembre a marzo. 








Quest'anno oltre ai fiori rosa sono sbocciati inaspettatamente anche fiori bianchi, proprio come se il mio giardino volesse stupirmi ancora una volta.

                                                                       Mianna