nella bellezza

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giovedì 28 dicembre 2017

Il castello di Hautefort









Costruito nel XVI secolo in Dordogna  sulle fondamenta di un edificio più antico, il castello di Hauteford ,trasformatosi nel secolo successivo da fortezza medievale in una elegante maison de plaisir, secondo la moda dell'epoca, domina dall'alto di uno sperone roccioso il sottostante villaggio.
La famiglia del marchese di Hautefort , persona molto apprezzata e con incarichi di grande responsabilità a corte, era molto amata anche dalle popolazioni locali per la sua grande generosità verso i poveri, al punto di far costruire nel villaggio un ospizio nello stesso stile architettonico del castello.





Per questo, durante la Rivoluzione, la famiglia e il castello vennero difesi dagli abitanti di Hautefort contro i soldati che volevano distruggerlo come simbolo del feudalesimo dell'ancien regime, arrivando fino al punto di fondere il loro rame per costruire armi a difesa del castello.









Purtroppo nel corso dell'800 il castello subì un progressivo deterioramento tanto da trovarsi all'inizio del ventesimo secolo in pessime condizioni.
Nel 1929 però venne acquistato dal barone e dalla baronessa Bastard che si fecero carico del suo completo restauro. Nel 1968 il castello fu nuovamente distrutto da uno spaventoso incendio e la baronessa Bastard, rimasta vedova nel frattempo, si fece nuovamente carico della sua ricostruzione, sorretta dalla popolazione locale molto legata al castello.











In effetti Madame de Bastard, che visse nel castello fino alla sua morte nel 1999, aveva dedicato tutta la sua vita alla conservazione dell'edificio, impegnando la sua fortuna personale, vendendo i suoi beni per la sua ricostruzione .
Nel 1984 la baronessa creò la "Fondazione del castello di Hautefort" alla quale donò il castello, gli arredi e il vasto giardino.
Con l'apertura al pubblico il castello si presenta oggi ai visitatori al massimo del suo splendore.



 



















Il giardino alla francese e il parco all'inglese contribuiscono notevolmente alla fama della tenuta e rendono la visita al castello alquanto piacevole.
 

 

 
 





Nei pressi del castello si trovano un po' ovunque ricami di bossi, aiuole basse con arbusti perfettamente potati con all'interno fiori ogni anni diversi che danno una colorazione speciale alle aiuole.
 
 





















Solitamente i castelli classici sono costruiti in pianura per facilitare l'accesso ai giardini; il castello di Hautefort invece li sovrasta e così i visitatori possono ammirare non solo il ricco parterre , ma anche il vasto panorama della campagna circostante.
 
 









Se c'è un castello che merita di essere visitato, credo proprio che sia il castello di Hautefort.












martedì 21 novembre 2017

Il Castello di Chaumont

La valle della Loira, conosciuta come il Giardino di Francia e la Culla della lingua francese, è nota  per la qualità del suo patrimonio architettonico, per le numerose città storiche e soprattutto per i suoi famosi castelli.
 
Di alcuni di questi ho già scritto in passato in questo blog, sul ricordo di una breve  vacanza nel lontano 1991.


Oggi voglio presentarvi il castello di Chaumont sur Loire, il cui aspetto attuale ,in particolare le ampie torri circolari sormontate dai tetti a cono, ricorda  da vicino i racconti delle fiabe.






Costruito nell'XI secolo da Oddone, conte di Blois, Reims, Tours, Chartres, Chateaudun e Provins , passò nel 1037 al cavaliere milites normanno Hiluin e alla sua numerosa discendenza, fino a quando una pronipote di Oddone lo portò in dote a Sulpice d'Amboise, rimanendo poi di proprietà di questa famiglia per cinque secoli.







Nel 1455 il castello fu incendiato e raso al suolo per ordine di Luigi XI, come punizione nei confronti di Pietro d'Amboise  per essersi unito alla Lega del bene pubblico, formata da un gruppo di nobili ribelli. Tuttavia, dopo la riappacificazione con gli Amboise, fu lo stesso re a contribuire finanziariamente alla ricostruzione del castello.

In quell'occasione, da fortezza medievale il maniero prese le forme architettoniche tanto care al Rinascimento, che ammiriamo ancora oggi.





Nel 1560 il castello divenne di proprietà di Caterina de Medici, detta la regina nera di Francia, donna di grande cultura, che vi ospitò numerosi astrologi, tra cui Nostradamus.
 
Caterina de Medici non era certo una donna dal cuore tenero, al punto che, alla morte del marito, Enrico II di Francia, costrinse la sua amante , Diana di Poitiers, ad accettare il castello di Chaumont in cambio del più ambito castello di Chenonceau.
 
Sarebbe tuttavia ingiusto non ricordare anche che Caterina, se pur poco amata oltralpe, introdusse in Francia non solo la cucina toscana con le sue salse e besciamelles , ma anche l'uso della forchetta a corte, senza contare l'esotico utilizzo delle mutande, fino ad allora sconosciute.
 
Ma torniamo al castello...visto dalla Loira.
 
 



Dopo la morte di Diana de Poitier il castello fu rivenduto e a partire dal secolo dei lumi tornò ad essere la residenza di personaggi illustri.
 
Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento divenne proprietà del principe di Broglie che ne avviò il restauro. Per quarant'anni il castello rivive un'epoca di splendore, con  la famiglia Broglie che tiene ricevimenti e feste per l'alta società.
Nel 1937 però , a causa di investimenti sbagliati, la famiglia è costretta a vendere l'intera tenuta  e lo stato francese subentra nella proprietà, giardini, castello e arredi compresi.





Oggi il castello di Chaumont, dichiarato dall'Unesco nel 2000 patrimonio mondiale dell'umanità, può mostrare a chi lo visita tutto il suo splendore con i suoi arredi, i mosaici e gli splendidi arazzi.































































Oltre al castello si possono ammirare anche i suoi giardini, dove ogni anno si celebra il famoso "Festival des jardins".











Nonostante la sua lunga e turbolenta vita, pare che non ci siano fantasmi imprigionati tra le mura del castello, tuttavia ho trovato questa annotazione, abbastanza curiosa.
 
 
Il giorno 11 gennaio 1613 alcuni muratori, scavando in un campo nei pressi delle rovine del castello di Chaumont, in un'area che per tradizione era chiamata "il campo del gigante", ritrovarono insieme ad antiche monete un'enorme tomba coperta da un sasso su cui erano incise le parole "Theutobochus  Rex",attribuite a Teutoboco, re dei Teutoni e dei Cimbri dello Jutland. All'interno furono ritrovati i resti di un corpo umano dalle dimensioni di un gigante.
Le monete ritrovate accanto alla pietra erano d'argento e recavano da un lato l'immagine di Gaio Mario e, dall'altra, una M e una A intrecciate. Questi resti erano simili a quelli ritrovati nel 1515 a Mazzarino in Sicilia e nel 1548 e nel 1550 nella Valle di Mazzara vicino a Palermo e a Trapani.
 
 
 
Realtà o fantasia ?!? Qui occorre un approfondimento....