nella bellezza

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domenica 5 aprile 2015

Dal mio giardino: agenda di primavera

C'è un momento nel lungo ciclo vegetativo del giardino che io amo particolarmente. E' quel breve lasso di tempo che intercorre tra il sonno profondo dell'inverno e l'eplosione delle fioriture di primavera, quando i rami degli alberi si riempiono di gemme turgide che pochi notano e i primi boccioli si preparano ad aprire il loro ventaglio di petali colorati.













Nei rami ancora spogli della vite americana, del ciliegio, del carpino, dell'acero, del lillà, sembra quasi di sentire scorrere la linfa su dalle radici piantate nel cuore della terra fino ai piccoli timidi germogli.
Tra pochi giorni ci alzeremo un mattino e scopriremo che gli alberi si sono vestiti di verde all'improvviso e ci sembrerà che tutto sia accaduto in una sola notte. Non è così.


Sui sempreverdi spuntano teneri pennacchi che piano piano cambieranno colore.

Dal terreno ancora "sgarrubbato", dove i segni dell'inverno sono  presenti perchè nessuno ha avuto tempo e modo di togliere le foglie morte o raschiare la terra dura e compatta, spuntano prepotenti i cespi degli iris, dei giaggioli, dei gigli, in risposta a una chiamata misteriosa che solo loro hanno inteso.




Anche i fiori, prima di spalancare le corolle al sole, sembrano trattenere per qualche momento l'emozione del risveglio in uno spazio più ristretto, più intimo.








E poi ci sono loro, le più amate, sempre pronte a dimostrare la loro tenacia, la loro caparbietà negli spazi aperti e in quelli più angusti.








Tante cose sa regalarci il giardino se impariamo ad osservarlo, emozioni e sorprese che fanno bene all'anima.
Solo una ventina di giorni fa avevo esplorato il giardino che, come un centometrista impaziente, sembrava pronto a scattare, chino ai blocchi di partenza.
Avevo fotografato le gemme, ora turgide ora timide,  sui rami nudi degli alberi e i primi boccioli, pronti ad aprirsi ai  raggi del sole.
Oggi ho rifatto lo stesso percorso e, nonostante la primavera in queste ultime settimane sia stata piuttosto avara, l'orologio biologico della natura non ha smesso di camminare :







Dove c'erano gemme e boccioli, ora ci sono foglie e fiori, e i fiori che per primi avevano salutato la primavera si sono fatti da parte per lasciare spazio ad altri. 
Nel prato , dove prima c'erano le viole, ora ci sono le margherite
e i narcisi, ormai appassiti, hanno passato il testimone ai mughetti






 Che piova ad aprile è quasi scontato, lo dice anche il proverbio "Aprile,ogni goccia un barile" ma che continui a farlo anche a maggio è quasi insopportabile. Il fatto è che se noi possiamo decidere di non uscire con la pioggia, il ciclo delle fioriture in giardino non ha scelta , non si ferma, e così succede che la loro durata è troppo breve per consentirci di ammirarne la  bellezza.
Con le peonie rosa è stato un disastro, le bianche sono durate un paio di giorni in più, ma anche loro sono ormai sparite.
Stessa sorte è toccata alle azalee, che hanno reclinato le loro corolle fradice in segno di resa



Forse andrà meglio per i giaggioli che si stanno aprendo proprio in questi giorni:






Occorre dire che la pioggia, se da un lato ha rovinato i fiori più delicati, dall'altro ha reso le erbacce particolarmente rigogliose, tanto da consentir loro di mostrare una più rustica bellezza

Inoltre il verde non è mai stato così brillante  e anche il mio piccolo orto di erbe aromatiche sembra godere di buona salute

e se proprio vogliamo metterci un po' di allegria, dal vivaio ecco una nota di colore

A conti fatti devo dire che il giardino ha dato tutto quello che poteva dare, non solo, ma come spesso capita mi ha regalato una piacevolissima sorpresa in più










Cosa c'è tra le foglie nuove dell'acero giapponese ? Sembra proprio che siano venute a fargli visita cento piccole farfalle , forse per fargli il solletico con le piccole ali colorate.......




no, non sono farfalle ma piccole infiorescenze che a me sembrano bellissime nella loro semplicità.
Del resto la bellezza, come la felicità, sta spesso nelle piccole cose.....

                                                   Mianna


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