nella bellezza

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mercoledì 13 luglio 2016

La Villa Reale di Marlia










Circondata da un ampio parco, la Villa Reale di Marlia è la più celebre delle ville storiche lucchesi.
Già fortilizio abitato dal Duca di Tuscia in epoca longobarda, nel Rinascimento divenne la residenza di ricchi banchieri e mercanti di seta. All'edificio principale si aggiunse la "Palazzina dell'Orologio" destinata ai servizi e caratterizzata nella  facciata principale da un portico e loggia sovrapposti, con al centro una sopraelevazione in cui è collocato l'orologio da cui prende il nome.




Nel 1806 la villa e il parco divennero proprietà di Elisa Bonaparte Baciocchi, incoronata dal fratello Napoleone principessa di Lucca e Piombino e granduchessa di Toscana.
La regina d'Etruria, che diede alla villa il nome "Reale" per via della sua presenza, acquistò anche l'attigua Villa del Vescovo, dando corso ai lavori di ristrutturazione e fusione delle due proprietà.







Tra il 1811 e il 1814 il parco venne ricostruito secondo lo stile inglese , con la piantumazione di numerosissime nuove essenze provenienti dal parco reale di Napoli. I boschetti vennero popolati da daini, capre e pecore merinos.
Importanti ospiti vennero invitati a rallegrare la vita di corte nella villa.
Dopo la caduta di Napoleone, la villa divenne proprietà dei duchi di Parma e poi degli Asburgo Lorena e successivamente, con l'unità d'Italia , dei Savoia. Nei primi decenni del '900 la tenuta attraversò un periodo di progressivo abbandono fino a quando fu acquistata nel 1924 dalla famiglia dei conti Pecci Blunt che ne curò la manutenzione e il restauro.

La villa si affaccia su un ampio parco ricco di vasche,giochi d'acqua, statue, siepi disposte con precise simmetrie geometriche.
Le parti secentesche si riconoscono per la presenza di sempreverdi e includono il teatro di verzura realizzato nel 1652, il giardino dei limoni e , sul retro della villa, un teatro d'acqua che si estende intorno alla grande vasca semicircolare ornata da rocce, getti d'acqua, cascate, statue di divinità, vasi di fiori.




























































Nel 2015 la proprietà è stata ceduta dalla famiglia Pecci-Blunt ad una coppia di svizzeri che , per il tramite dell'agenzia immobiliare che ha curato la trattativa, ha fatto sapere che intende trasformare la villa in uno dei primi hotel extra lusso in Italia.
 
 

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